12 Nov Legge di Bilancio 2021 INADEGUATA!
CGIL CISL E UIL invitano Lavoratori e Pensionati a mobilitarsi per cambiare la legge di Bilancio 2021
In Toscana sarà organizzata una manifestazione regionale il 27 novembre a Firenze in Piazza SS. Annunziata dalle ore 9:30 alle 13
… La bozza di legge di bilancio presentata durante l’incontro con il Governo del 26 ottobre scorso –
pur contenendo alcuni elementi positivi quali risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, sanità e
riforma degli ammortizzatori sociali – non rappresenta ancora una risposta adeguata e sufficiente
sull’insieme delle richieste e delle proposte di Cgil CISL e UIL.
In particolare, la mediazione politica raggiunta sui temi previdenziali oltre che interessare un
numero limitatissimo di lavoratori e lavoratrici, non affronta la necessità di prevedere l’introduzione
di una pensione contributiva di garanzia per i più giovani, una flessibilità in uscita per tutti dopo 62
anni di età o 41 anni di contributi, interventi che tengano conto della specifica condizione delle
donne, dei lavoratori disoccupati, discontinui e precoci, dei lavori gravosi o usuranti.
E’ assente la scelta di sostenere con adeguate risorse la legge sulla non autosufficienza.
Sul versante fiscale, oltre a riproporre la riduzione dell’Irap, scelta che ci vede decisamente contrari
anche per la riduzione di risorse che determinerebbe al SSN, non si fa la scelta netta di ridurre
l’imposizione su lavoratori e pensionati, collocando in questa direzione tutte le risorse disponibili.
Non si prevedono misure concrete per il contrasto all’evasione ed elusione fiscale e all’economia
sommersa.
Inoltre, sono assenti misure che contrastino la precarietà nel lavoro che colpisce in particolare
giovani e donne e misure finalizzate alla piena e buona occupazione. La forte ripresa economica
registrata in questi mesi non corrisponde ad una adeguata crescita della qualità oltre che della
quantità di lavoro: sul versante occupazionale l’aumento della precarietà e della discontinuità
lavorativa e dei part time involontari, sta determinando l’aumento della povertà lavorativa,
ipotecando così il futuro previdenziale oltre che minando la qualità del presente di questi lavoratori
e lavoratrici.
In linea generale la bozza di legge di bilancio non risponde adeguatamente alle disuguaglianze
sociali ed economiche e ai divari a partire dal Mezzogiorno del paese, cresciuti durante la
pandemia. Anche per l’aumento della povertà assoluta e relativa nel nostro paese, non è accettabile
la messa in discussione, nel dibattito politico, del Reddito di cittadinanza ad oggi unico strumento di
contrasto alla povertà.
La bozza di legge di bilancio non definisce inoltre misure adeguate ad affrontare, attraverso nuove
politiche di sviluppo e industriali governate e orientate, sia le sfide della transizione ambientale e
digitale, oltre che tante le crisi aziendali aperte o che si stanno determinando. In questo senso
riteniamo necessario sia un fondo di garanzia che un ammortizzatore dedicato e finalizzato alla
transizione green. Tutto ciò risulta tanto più incomprensibile alla luce delle ingenti risorse messe in
campo attraverso Next generation EU, il fondo complementare e i fondi strutturali europei.
Per sostenere l’insieme delle proposte e delle piattaforme unitarie e per modificare e migliorare gli
interventi contenuti nella legge di Bilancio, l’assemblea generale impegna tutte le strutture a
sostenere e qualificare il percorso di mobilitazione definito con Cisl e Uil. Per tale ragione impegna
tutte le strutture a predisporre immediatamente una campagna straordinaria di assemblee in tutti i
luoghi di lavoro e territori e a mettere in campo manifestazioni e iniziative regionali e di categoria,
utilizzando tutti gli strumenti di mobilitazione necessari per garantire una partecipazione più larga
possibile. La campagna di assemblee dovrà vedere impegnati tutti i compagni e le compagne, sia
delle categorie che delle strutture confederali a partire dalla segreteria nazionale e centro
confederale.
…
Alla luce delle verifiche sugli esiti di questa prima fase di mobilitazione e delle risposte che
potranno arrivare dal Governo, da effettuare insieme a Cisl e Uil nel mese di novembre, l’assemblea
generale dà mandato alla segreteria nazionale, in ogni caso, di valutare e prevedere ulteriori
mobilitazioni senza escludere iniziative e forme di lotta di carattere generale.
O.d.G. approvato dall’Assemblea generale CGIL del 4 Novembre 2021