Maggiorazione sociale e incremento pensione

Le maggiorazioni sociali costituiscono una forma particolare di incremento delle prestazioni previdenziali in favore di soggetti economicamente svantaggiati che abbiano compiuto un’età pari almeno a 60 anni.

 

I titolari di pensione d’importo basso, sprovvisti di altri redditi, hanno diritto a una maggiorazione sociale, il cui ammontare è crescente con l’età. Per verificare il diritto alla maggiorazione si prendono in considerazione tutti i redditi conseguiti dal pensionato e dal coniuge, sia assoggettabili all’Irpef sia esenti, esclusi quello della casa di abitazione, la pensione di guerra, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e simili.

 

La maggiorazione si applica sull’importo della pensione spettante, indipendentemente dall’integrazione al trattamento minimo, nei confronti di tutti i pensionati titolari di prestazione a carico dell’AGO, delle forme esclusive e sostitutive della stessa e i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali che non superino determinati requisiti reddituali di anno in anno fissati dalla legge.

 

Appare utile rammentare che le maggiorazioni sociali interessano non solo i trattamenti previdenziali ma anche i trattamenti assistenziali come in particolare l’assegno sociale e le provvidenze economiche corrisposte agli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti.

(pensionati.it)

 

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