Gioco d’azzardo

Servizio per il gioco d’azzardo dell’Asl Toscana Centro Area Pratese

 

Breve descrizione

Il servizio per il gioco d’azzardo patologico offre sostegno medico, psicologico e sociale a persone con problemi legati al gioco d’azzardo.
Le attività sono svolte da un gruppo integrato di professionisti e prevedono trattamenti farmacologici, interventi educativi, di servizio sociale e sostegno psicologico.
Il servizio opera in collaborazione con la Caritas e con il Centro di Solidarietà di Prato.

 

Come si ottiene il servizio

 

Costi e modalità di pagamento

Le cure sono gratuite e non è previsto il pagamento del ticket.

Il gioco d’azzardo è una patologia a tutti gli effetti,      può creare dipendenza e uscirne può rivelarsi davvero faticoso, al pari della difficoltà a uscire dal giro della droga o dell’alcool.

Ma come per tutte le cose, se c’è la volontà si può fare qualsiasi cosa, anche smettere di giocare d’azzardo, soprattutto con l’aiuto della famiglia e dei medici specialisti.

 

Qualche consiglio in merito.

Il gioco d’azzardo consiste nello scommettere denaro, ma anche beni, in base all’esito di un evento futuro di qualsiasi entità. Tutti possiamo diventare giocatori d’azzardo perché, purtroppo, il gioco crea dipendenza, come sottolineato dallo stesso Ministero della Saluto e come evidenziato in tutti i bar o ricevitorie che vendono gratta e vinci o in cui è possibile giocare al lotto.

Ma il gioco d’azzardo non è solo questo; dalle corse di cavalli, casinò, slot machine e giochi virtuali, c’è davvero l’imbarazzo della scelta e molte persone che iniziano a giocare sostenendo di poter smettere in qualsiasi momento, commettono il grave errore di incappare in una vera e propria trappola.

I motivi che portano al gioco d’azzardo possono essere diversi, come le delusioni familiari, la tristezza o una situazione economica non proprio idilliaca. Proprio per questo motivo si raccomanda di non giocare mai in condizioni mentali precarie, proprio per evitare di essere attirati in un vortice pericoloso che porta a giocare, ritentare e giocare nuovamente.

Giocare d’azzardo è pericoloso non solo per la dipendenza che comporta, ma anche perché sono molte le famiglie finite sul lastrico a causa di un familiare che, pur di continuare a giocare, dilapida il proprio patrimonio senza riuscire a fermarsi. Un’ulteriore aggravante di questa situazione è che il gioco crea una vera e propria dipendenza ed è stato dimostrato come l’astinenza possa provocare nei soggetti diversi disagi fisici, come la tachicardia, la nausea, crisi di panico e senso di soffocamento.

 

Le cause del gioco d’azzardo

Sono state avanzate diverse ipotesi sull’origine di questa patologia e, al primo posto, vi è senza dubbio una matrice di origine familiare. I figli di giocatori d’azzardo, che sin da piccoli hanno respirato un contesto fatto di dipendenza e gioco, hanno più possibilità rispetto ad altri, anche se ovviamente non è detto che questo accada, di cadere nello stesso tunnel.

I problemi finanziari sono la seconda causa che portano a giocare d’azzardo, con l’illusione di poter risolvere i propri problemi, o peggio ancora saldare i propri debiti, con una giocata fortunata. Chi è affetto da questa patologia la nega continuamente, nella speranza di riuscire a far credere ad amici e parenti che si tratta solo di un passatempo occasionale.

Ma, ragionando con lucidità, c’è più di questo e chi è affetto da patologia da gioco d’azzardo va immediatamente curato e recuperato, per evitare che le sue azioni rovinino la sua vita e quella della propria famiglia. Ma da dove partire? E come fare per smettere di giocare d’azzardo?

 

Posso smettere quando voglio

Questo è quello che ripete una persona dipendente dal gioco d’azzardo, che può smettere quando vuole. Il primo obiettivo da raggiungere è capire che questa è soltanto un’illusione e che la verità è che non è possibile smettere quando si vuole perché i danni del gioco sono paragonabili a quelli che causa la dipendenza dall’alcool o dalle droghe.

È necessario quindi l’aiuto di uno specialista e di qualcuno che aiuti a prendere consapevolezza del fatto che è insita una debolezza che va scardinata dalla propria vita, pena il rischio di compromettere seriamente la propria esistenza.

La debolezza verso il gioco deve essere trasformata in voglia di uscirne e non in una delle tante scuse dietro le quali si trincerano i giocatori d’azzardo. C’è un problema e bisogna risolverlo prima che sia troppo tardi, questo è lo spirito giusto per iniziare a liberarsi della dipendenza dal gioco d’azzardo.

 

Le bugie dei giocatori d’azzardo

Tutti i giocatori d’azzardo sono accomunati dalla tendenza di raccontare bugie. Questo non significa che queste persone, di per sé, siano bugiardi, ma che il gioco li ha invischiati talmente tanto da portarli a mentire anche alle persone più care. Spesso si mente anche spudoratamente, con delle vere e proprie risposte standard, tipiche proprio di chi gioca d’azzardo:

Per cominciare a smettere di gioca è prima necessario smetterla di dire queste bugie, e per farlo è indispensabile ammettere che raccontate bugie, qualsiasi tipo di bugia, pur di allontanarvi da casa per dedicarvi al gioco.

Diventare consapevoli che la propria dipendenza induce a essere bugiardi è un passo molto importante, difficile, perché costellato da smarrimenti, sensi di colpa e rabbia, ma molto importante, per sé e per la propria famiglia.

 

Come smettere di giocare d’azzardo

Molti medici, tra cui psichiatri, si occupano di recuperare persone che giocano d’azzardo anche da molti anni e che non riesco a smettere. A loro si aggiungono gli psicologi e i familiari, gli amici e i parenti di chi gioca d’azzardo. Spesso, infatti, l’aiuto delle persone più vicine e care è fondamentale per riuscire ad uscire da questo brutto tunnel.

La cura della dipendenza, invece, viene oggi affidata a medici specialisti e competenti nel settore. L’obiettivo è quello di stabilire nuovamente una situazione normale e di verificare se le cause che spingono una persona a giocare d’azzardo sono dovute al contesto familiare oppure hanno a che fare con la sfera sociale.

Gli psichiatri possono scegliere di utilizzare le terapie farmacologiche, che attingono a sostanze che possono stabilizzare l’umore, nel caso in cui si sospetti depressione nel paziente, oppure altri farmaci da somministrare in caso di pazienti che tendono al gioco d’azzardo patologico, che può anche portare a forme di depressione più grandi.

In qualunque situazione si trovi il paziente, i medici competenti provvederanno a procedere con tutti gli accorgimenti del caso secondo le modalità e i protocolli previsti dalla psicologia moderna, soprattutto nel caso in cui ci si ritrovi con un paziente per cui la dipendenza dal gioco d’azzardo è tale da provocare gravi disturbi mentali e comportamentali.

 

Come aiutare una persona che gioca d’azzardo

Le famiglie che si trovano a dover fronteggiare una situazione come questa dovranno essere molto collaborative, e anche pazienti in molti casi. Stare vicino a una persona che gioca d’azzardo, e che spesso si incolpa per aver portato scompiglio all’interno del nucleo familiare, non è facile.

L’aspetto davvero importante è l’appoggio psicologico, indispensabile per permettere al paziente di seguire l’iter delle cure e necessario per evitare le ricadute.

Convincere una persona che tende a giocare d’azzardo a farsi curare non è semplice e la prima cosa da fare è aiutare il soggetto a prendere consapevolezza del fatto che ha bisogno di aiuto e che questo aiuto è indispensabile per tornare a stare bene come prima.

È necessario poi supportare la persona durante l’iter di cura, senza mai fargli mancare appoggio e la serenità necessaria per uscire da questo brutto tunnel e per non incorrere in ricadute, spesso frequenti dopo il fallimento di una terapia mal impostata.

 

Cosa fare per cominciare ad aiutarsi da soli

L’aiuto della famiglia e il supporto medico sono fondamentali, ma la verità è che il primo passo deve arrivare proprio da voi. Dovete prendere consapevolezza del fatto che siete dipendenti da qualcosa e che potete definirvi malati a tutti gli effetti. Prima prendete consapevolezza di questo e meglio sarà per voi, per la vostra guarigione e per la vostra famiglia.

Sembra che anche il ricordo della prima vincita influisca molto sull’accanimento che le persone hanno per il gioco d’azzardo. Chi gioca abitualmente tende infatti a ricordare precisamente il momento esatto in cui hanno vinto per la prima volta e quel senso di vittoria che hanno provato.

Ed è proprio da lì che occorre ripartire, dal senso di frustrazione che si è provato dopo   quella vittoria, per tutte le occasioni in cui, invece, si sono persi molti soldi. È lì che va ricercato il disagio, il malessere e la dipendenza che è nata nei confronti del gioco d’azzardo.

È bene quindi lasciare da parte la nostalgia della vittoria e concentrarsi, invece, sugli effetti che il gioco d’azzardo ha prodotto sulla propria vita.

Dal gioco d’azzardo bisogna liberarsi prima che sia troppo tardi e per farlo è necessario dimenticarsi di quel giorno lontano in cui si è vinto, allontanarlo e provare a ripartire per eliminare questa brutta dipendenza dalla propria vita.

Rivolgetevi quindi con serenità al Servizio per il gioco d’azzardo della Asl4 e troverete tutto l’appoggio necessario per affrontare il problema.

 

Ma, mentre iniziate a liberarsi dalla dipendenza, ricordate sempre che:

  • Il gioco d’azzardo è una sorta di parassita che si nutre della vostra vita, del vostro denaro e della vostra libertà
  • Giocare d’azzardo è una malattia
  • Più aspettate ad agire e peggio sarà per il futuro

Raccontare bugie alla vostra famiglia per non ammettere di essere malati e pur di andare a giocare è davvero desolante.

Per approfondimenti:

https://www.uslcentro.toscana.it/index.php/servizi-e-attivita/diagnosi-e-cura/621-i-servizi-per-le-dipendenze