La figura dell’assistente famigliare è una presenza significativa anche per il nostro territorio nella cura degli anziani e dei disabili spesso in alternativa al ricovero in RSA sia per motivi economici che per affettività verso il proprio familiare.
E’ importante per la famiglia conoscere le regole nazionali ed internazionali che riguardano il contratto, gli eventuali permessi di soggiorno etc, la possibilità di sostegni economici erogati da enti diversi per queste assunzioni. La spesa aumenta ma si è più sereni.
Qualora si accerti l’inesistenza di albi presso il Comune di residenza o della ASL, occorre procedere avvalendosi di associazioni di volontariato qualificate.
Occorre sapere come operino in questo campo alcune Associazioni o soggetti di altra natura, che possono chiedere compenso economico all’interessato per avere trovato questa figura.
Se la segnalazione avviene attraverso conoscenti occorre informarsi con discrezione sulle esperienze lavorative precedenti e approfondire con la badante gli aspetti pratici del lavoro che dovrebbe intraprendere, valutandone con attenzione la disponibilità.
Non si tratta solo di costi ma di un sostegno il più qualificato possibile per la persona fragile.
L’ingresso degli stranieri in Italia può avvenire sul nostro territorio per lavoro o ricongiungimento familiare, turismo etc.
Per i periodi SUPERIORI AI TRE MESI è necessario iscriversi all’ ANAGRAFE del Comune di RESIDENZA.
Per l’iscrizione è necessario presentare la documentazione che attesti lo svolgimento di un’attività lavorativa, di studio o di formazione professionale.
PER PERMESSO DI SOGGIORNO, A CHI CI SI DEVE RIVOLGERE:
Uffici Postali per il ritiro del kit.
Presso gli sportelli immigrati dei Comuni
Alle sedi della CGIL per tutte le pratiche inerente la presenza e la problematica (esclusa quella lavorativa), rivolgersi al patronato INCA.
Ufficio STRANIERI CGIL per tutti i documenti inerenti permesso di soggiorno, rinnovo, ricongiungimento famigliare ecc – negli orari di ricevimento pubblico.
Avvertenza: è bene regolare, a seconda della legge vigente, la presenza sul territorio nazionale onde evitare di incorrere in sanzioni di carattere penale che possono riguardare sia il lavoratore che il datore di lavoro.
Le norme che regolano le prestazioni sanitarie, socio sanitarie assistenziali per cittadini stranieri della UE o provenienti i da paesi extracomunitari in qualità di lavoratori autonomi o dipendenti sono disposte da leggi nazionali e regionali.
Questi cittadini hanno come punto di riferimento la ASL di residenza per ottenere le documentazioni idonee ad usufruire delle prestazioni dei servizi .
E’ bene comunque che la badante o il datore di lavoro si informino su eventuali cambiamenti rispetto a legislazione nazionale o regionale. Puntuale riferimento documentale per accedere alla rete dei servizi si ritrova nel sito Assistenza agli stranieri della Asl.
ASSISTENZA SANITARIA E SOCIO SANITARIA IN ITALIA E IN TOSCANA
L’iscrizione al SSN dà diritto all’assistenza sanitaria e sociosanitaria assistenziale all’interno del territorio nazionale e regionale, in cui possono sussistere differenziazioni . che disciplinano il servizio.
ACCESSO RETE SANITARIA NAZIONALE
Ai cittadini extracomunitari non iscrivibili al S.S.N. presenti regolarmente, sono assicurate le prestazioni ospedaliere urgenti di ricovero, ambulatoriali o day hospital, la prestazioni sono a carico dell’interessato salvo i casi di indigenza
I cittadini extracomunitari NON IN REGOLA O CON PERMESSO DI SOGGIORNO SCADUTO, sono comunque assicurate oltre alle prestazioni ospedaliere urgenti, gli interventi di medicina preventiva e di sanità pubblica.
Le prestazioni sono erogate senza oneri a carico degli stranieri irregolari, QUALORA PRIVI DI RISORSE.
SERVIZIO DI CONSULTORIO FAMIGLIARE PER LA DONNA E LA FAMIGLIA
Il Consultorio opera per la salute psicofisica della donna e della famiglia per la procreazione consapevole, per la maternità, l’adozione, per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili etc, accompagnando la donna e la famiglia nei diversi momenti della vita, che possono richiedere interventi di supporto sanitario e psicosociale.
In esso operano diverse figure professionali quali: ginecologo, psicologo, assistente sociale, infermiera professionale etc.
IN ALCUNI CONSULTORI, SONO PRESENTI MEDIATORI LINGUISTICO \ CULTURALI PER FACILITARE L’ACCESSO AL SERVIZIO DEGLI UTENTI STRANIERI.
Ci si può rivolgere al Consultorio del proprio Distretto di residenza.
DOCUMENTAZIONE PER ISCRIVERSI AL S.S.N. da presentare alla ASL
I documenti da presentare alla ASL per l’iscrizione sono: 1. autocertificazione di residenza oppure dichiarazione di effettiva dimora, come risulta sul permesso di soggiorno 2. permesso di soggiorno valido o richiesta di rinnovo dello stesso 3. autocertificazione del codice fiscale 4. dichiarazione di impegno a comunicare alla ASL ogni variazione del proprio stato
Andranno aggiunti, secondo i casi, i seguenti documenti: – autocertificazione dello stato di famiglia – autocertificazione attestante la condizione di familiare a carico – autocertificazione di iscrizione all’ufficio di collocamento
Possono avvalersi dell’autocertificazione solo i cittadini extracomunitari residenti, già iscritti negli elenchi anagrafici del Comune di appartenenza. Essa è limitata agli stati ed alle qualità personali certificabili e attestabili in Italia.
L’ASSUNZIONE
L’assistente familiare (badante) che viene ad assistere un anziano o un portatore di handicap può provenire da paesi dell’UE neocomunitari ed extracomunitari: Il suo può essere un primo impiego, il rinnovo dello stesso o per breve periodo.
E’ evidente che a seconda dei casi sopracitati che la documentazione necessaria può essere diversificata. Nel nostro caso il consiglio è di avvalersi dell’ufficio badanti-colf presso la sede CAAF CGIL per la stesura del contratto ect.
Occorre sapere che l’assunzione prevede la comunicazione all’INPS attraverso modello UNILAV, inviabile solo per via telematica. L’INPS provvederà ad inviare comunicazione alle altre istituzioni interessate: INAIL – Centro per l’impiego c/o Provincia – Questura e Prefettura se si assume una lavoratrice extracomunitaria.
Nei rapporti di lavoro che prevedono la convivenza familiare della lavoratrice occorre denunciarne la presenza all’autorità di Pubblica Sicurezza della propria città o alla Polizia Municipale, la denuncia deve essere presentata dal proprietario o dall’affittuario dell’appartamento.
L’appartamento per ASL/Comune dovrà risultare idoneo per l’accoglienza dell’assistente familiare
Se ci si avvale del sostegno dell’ufficio migranti della CGIL si ha la certezza, rispettando le norme generali sulla presenza degli stranieri e di un contratto regolare, di evitare penalità rispetto alle leggi, contenziosi costosi e di favorire un buon andamento nel lavoro svolto dalla badante.
Comunque, per tutti gli aspetti legati alla gestione dell’assunzione (stipula del contratto di lavoro, contributi, stipendi ecc.) è consigliato avvalersi del CAAF CGIL che, agli iscritti, praticherà condizioni tariffarie particolari.
FORMAZIONE
E’ bene informarsi presso il Comune o il Distretto Socio-sanitario dell’esistenza di corsi di formazione per le badanti, corsi in grado di ampliare le conoscenze e le capacità nel gestire la persona fragile: dalla conoscenza della lingua italiana, ad una corretta somministrazione di farmaci ecc.
ALCUNI BENEFICI PER IL DATORE DI LAVORO
Occorre chiedere al proprio Comune o al Distretto socio-sanitario, avendo i requisiti necessari di potersi avvalere di buoni sociali, ecc, per poter integrare la spesa economica della famiglia rispetto al lavoro della badante.
I finanziamenti posso essere erogati da parte di Enti, quali la Regione, la Provincia, la ASL etc.
Per i costi deducibili rivolgersi al servizio CAAF presso le sedi CGIL.