Assegno Unico Universale per figli a carico

Che cosa è l’Assegno Unico e Universale per i Figli a carico?

L’assegno unico per i figli è riconosciuto per ogni minorenne a carico e per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, senza limiti di età per i figli disabili. In base al decreto legislativo che istituisce l’Assegno Unico Universale (in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46).

Per il 2024 gli importi variano da un minimo di circa 57 euro a un massimo di circa 200 euro al mese per ogni figlio a seconda del proprio ISEE, oltre alle maggiorazioni possibili per casi specifici.

Quali sono i requisiti necessari per presentare la Domanda?

  1. essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato extra-UE con permesso per soggiornanti di lungo periodo o permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività per almeno sei mesi o permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato per almeno sei mesi;
  2. essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  3. essere residente e domiciliato in Italia;
  4. essere o essere stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno semestrale.

Come si ripartisce l’Assegno Unico?

L’autorizzazione dell’altro genitore determina il modo in cui viene versato l’assegno: con due accrediti al 50% oppure con accredito unico al 100%:

  1. il genitore richiedente compila la domanda esprimendo la scelta fra le due opzioni di pagamento (ripartito o con accredito unico);
  2. il secondo genitore deve a sua volta entrare nella domanda (in qualsiasi momento) per confermare la scelta effettuata.

Se il secondo genitore non conferma la scelta del primo, il richiedente riceverà solo il 50% dell’assegno unico, anche se nella domanda è barrata l’opzione relativa al versamento sul suo conto al 100%. L’INPS trattiene l’altro 50% fino a quando il secondo genitore non avrà concesso la necessaria autorizzazione.

Quando uno dei due genitori compila la domanda, l’altro riceve un messaggio (SMS o altra notifica) che lo informa e lo invita a completare la domanda, entrando in quella già compilata dall’altro genitore (utilizzando la funzione specifica “completa la domanda dell’altro genitore“).

il sussidio spetta in egual misura a entrambi i genitori, o comunque a chi esercita la patria

potestà. Il fatto che siano separati o divorziati non rileva. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato.

Quali importi mensili spettano?

Come preannunciato, in fondo al comunicato trovate il link al simulatore INPS per calcolare in modo più semplice l’importo mensile dell’assegno unico. 

Quali maggiorazioni sono previste?

– Nuclei familiari con almeno 3 figli

– Maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con 4 o più figli;

– Nuclei con entrambi i genitori lavoratori;

– Madri con meno di 21 anni di età;

– Nuclei con presenza di figli diversamente abili

Che durata ha l’erogazione?

L’assegno viene erogato a partire dal 7o mese di gravidanza fino ai 21 anni del figlio (con rinnovo annuale), sempre che resti a carico dei genitori.

Quali Bonus ha assorbito l’Assegno Unico Universale?

  • Premio nascita 800 euro (cd Bonus Mamma Domani).
  • L’assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori.
  • Gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili.
  • L’assegno di Natalità (cd Bonus Bebé).
  • Le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

NOTA: l’assegno unico non assorbe né limita il Bonus Asilo Nido.