Assistenza domiciliare Persone non autosufficienti, contributi mensili INPS a dipendenti e pensionati Pubblici e loro familiari (HCP)
Le prestazioni di assistenza domiciliare si rivolgono alle persone non autosufficienti, con l’obiettivo di intervenire sulla loro sfera socio-assistenziale e prevenirne il decadimento cognitivo.
I beneficiari hanno diritto:
- a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico;
- a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socio-assistenziale.
L’elenco degli ambiti territoriali sociali e degli enti pubblici convenzionati è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione dedicata al concorso.
Se nella zona di residenza non è presente nessun organismo convenzionato, il beneficiario ha diritto a un incremento del 10% sull’importo della prestazione prevalente, entro i limiti delle somme spettanti ai sensi del bando.
La prestazione è rivolta ai:
- dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- pensionati – diretti e indiretti – utenti della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione;
- soggetti legati da unione civile e i conviventi (ex legge 76/2016);
- fratelli, sorelle e affini di primo grado, esclusivamente qualora tali soggetti siano affidati alla tutela o curatela del titolare;
- parenti di primo grado anche non conviventi;
- minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici.
Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o preadottivo) disposto dal giudice.
I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili.
Link Per saperne di più